Maggio 13, 2025
Aido

di GIADA, ASMAA, RICCARDO e RENALDO (2^C)

Donare qualcosa di sé per salvare una vita: un gesto che vale più di mille parole. Alla Scuola Secondaria di Primo Grado A. Gramsci di Lodi Vecchio, abbiamo avuto l’opportunità di approfondire un tema importantissimo per la società: la donazione degli organi. Grazie agli operatori dell’AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule), abbiamo scoperto come un semplice atto di generosità possa letteralmente moltiplicare la vita, proprio come recita il claim dell’iniziativa: “Il tuo dono moltiplica la vita”.

L’AIDO è nata a Bergamo nel 1973 e si occupa di aiutare le persone con organi non più funzionanti, che non possono guarire nemmeno con i farmaci e per cui l’unica soluzione è un trapianto. Gli organi che si possono donare sono fegato, reni, polmoni, cuore, intestino e pancreas. Alcuni, come i reni, possono essere donati da vivi, mentre altri, come il cuore, solo dopo la morte. Oltre agli organi, si possono donare anche tessuti come ossa, pelle, muscoli e cornee.

Ma come si diventa donatori? Gli adulti possono esprimere la loro volontà firmando documenti specifici, mentre per i minorenni la decisione spetta ai genitori. La donazione è un atto di puro altruismo: a differenza di un regalo, un dono si fa senza aspettarsi nulla in cambio, solo con il desiderio di aiutare qualcuno che ne ha bisogno.

E se anche noi potessimo essere un dono ogni giorno? Non servono gesti straordinari: possiamo esserlo aiutando un compagno in difficoltà, facendo visita a un amico malato o semplicemente dedicando un po’ del nostro tempo agli altri. Non solo i ragazzi, ma anche gli adulti possono fare la differenza diventando volontari e mettendosi a disposizione della comunità.

Ognuno di noi ha qualcosa di speciale da offrire. Il vero dono si scopre dentro di sé e si condivide con il mondo. Io dono, non so per chi, ma so perché lo faccio.

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Aido

di GIADA, ASMAA, RICCARDO e RENALDO (2^C)

Donare qualcosa di sé per salvare una vita: un gesto che vale più di mille parole. Alla Scuola Secondaria di Primo Grado A. Gramsci di Lodi Vecchio, abbiamo avuto l’opportunità di approfondire un tema importantissimo per la società: la donazione degli organi. Grazie agli operatori dell’AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule), abbiamo scoperto come un semplice atto di generosità possa letteralmente moltiplicare la vita, proprio come recita il claim dell’iniziativa: “Il tuo dono moltiplica la vita”.

L’AIDO è nata a Bergamo nel 1973 e si occupa di aiutare le persone con organi non più funzionanti, che non possono guarire nemmeno con i farmaci e per cui l’unica soluzione è un trapianto. Gli organi che si possono donare sono fegato, reni, polmoni, cuore, intestino e pancreas. Alcuni, come i reni, possono essere donati da vivi, mentre altri, come il cuore, solo dopo la morte. Oltre agli organi, si possono donare anche tessuti come ossa, pelle, muscoli e cornee.

Ma come si diventa donatori? Gli adulti possono esprimere la loro volontà firmando documenti specifici, mentre per i minorenni la decisione spetta ai genitori. La donazione è un atto di puro altruismo: a differenza di un regalo, un dono si fa senza aspettarsi nulla in cambio, solo con il desiderio di aiutare qualcuno che ne ha bisogno.

E se anche noi potessimo essere un dono ogni giorno? Non servono gesti straordinari: possiamo esserlo aiutando un compagno in difficoltà, facendo visita a un amico malato o semplicemente dedicando un po’ del nostro tempo agli altri. Non solo i ragazzi, ma anche gli adulti possono fare la differenza diventando volontari e mettendosi a disposizione della comunità.

Ognuno di noi ha qualcosa di speciale da offrire. Il vero dono si scopre dentro di sé e si condivide con il mondo. Io dono, non so per chi, ma so perché lo faccio.

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