
di Douaa, Giada, Asmaa, Alice, Riccardo e Giulia del Laboratorio di giornalismo
A volte pensiamo che le biblioteche siano posti silenziosi e un po’ noiosi, fatti solo per gli adulti o per chi ama leggere tanto. E invece… vi stupiremmo se vi dicessimo che sotto il museo di Laus Pompeia, proprio in Piazza Santa Maria, si nasconde uno dei luoghi più sorprendenti (e antichi!) di Lodi Vecchio?
Sì, perché la biblioteca comunale non è solo scaffali di libri in ordine, ma è un posto vivo, che racconta non solo le storie scritte sulle pagine, ma anche la sua storia personale. Pensate che, prima di diventare biblioteca, l’edificio era… una stalla! Lì ci vivevano mucche e per dargli da mangiare si lanciava il fieno da buchi sul soffitto, che ancora oggi si possono vedere. Anche il museo sopra la biblioteca era una stalla: insomma, la cultura ha preso il posto del fieno!
La biblioteca, come la conosciamo oggi, è stata inaugurata nel 2014, ma l’idea era nata già negli anni ’70, quando un piccolo gruppo di persone ha deciso di creare uno spazio per la lettura. Si sono messi d’accordo con il Comune e piano piano sono arrivati i libri, i lettori, i bibliotecari… e oggi ci sono oltre 32.000 volumi! Ogni anno ne vengono prestati più di 10.000 (e il numero continua a crescere).
E non pensate che serva solo a prendere libri in prestito: nella sala studio, tra una ricerca e un compito di gruppo, si può anche vedere un’epigrafe romana che racconta la storia di un marito e sua moglie, oppure osservare un’antica colonna d’Ercole vicino a un fiume. Sono veri reperti storici, che si trovano proprio lì tra i tavoli e gli scaffali!
La biblioteca è collegata ad altre biblioteche, quindi se un libro non si trova lì, si può ordinare da un’altra sede. Si possono prendere fino a 6 libri alla volta (o 8, in caso di bisogno), e ci sono titoli di ogni genere e per tutte le età. Il Comune aiuta anche a comprarne sempre di nuovi, tutti diversi, per non annoiarsi mai.
E poi c’è il lato tecnologico: la biblioteca mette a disposizione due computer, utilissimi se a casa non se ne ha uno, e offre un Wi-Fi super veloce, accessibile con le proprie credenziali.
Durante il periodo del Covid-19, quando era difficile uscire di casa, la biblioteca non ha chiuso le porte alla cultura: ha attivato un servizio di consegna libri a domicilio. Dopo la restituzione, ogni libro veniva igienizzato e tenuto fermo per 15 giorni prima di poter essere letto da qualcun altro, per garantire la sicurezza di tutti.
Insomma, la biblioteca di Lodi Vecchio è molto più di quello che sembra. È un luogo dove si studia, si scopre, si cresce… e si viaggia nel tempo, tra libri e reperti archeologici. Un posto dove il silenzio non è noia, ma concentrazione. E dove ogni scaffale nasconde un’avventura.
Se non ci siete mai stati… fateci un salto. Fidatevi: la prossima storia da leggere potrebbe iniziare proprio lì.