Settembre 12, 2025
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di Riccardo, Yussef, Nicolas del Laboratorio di giornalismo

Eccoci qui, pronti a iniziare un nuovo anno scolastico e noi alunni abbiamo deciso di cominciare con qualcosa che ci riguarda da vicino. Perché ogni inizio, si sa, è anche il momento giusto per pensare a come migliorarsi un po’. 

Attraverso una riflessione che abbiamo fatto assieme a tanti nostri amici abbiamo proposto un piccolo esperimento: ognuno ha detto cosa vorrebbe cambiare o fare meglio quest’anno. Sono venute fuori cose interessanti (e qualcuna anche un po’ strana, tipo “alzarsi presto con il sorriso”… coraggioso, ma difficile). Alla fine, però, ci siamo messi d’accordo su quelli che per noi sono i buoni propositi più importanti. 

Il primo, ovviamente, riguarda lo studio. Non è che da oggi in poi ameremo fare i compiti (sarebbe chiedere troppo), però vogliamo provarci un po’ di più. Studiare con più costanza, magari non ridurci sempre all’ultimo minuto prima di una verifica. Ci siamo resi conto che, quando capisci davvero una cosa, è quasi bello. Ti senti soddisfatto. E non è solo per il voto: è per te. 

Poi abbiamo pensato all’impegno a scuola. Che non vuol dire solo stare zitti e fermi – tranquilli, non è nelle nostre corde – ma provare a dare il meglio. Ascoltare di più, partecipare, aiutarsi tra compagni. A volte bastano piccole cose per migliorare l’ambiente in classe: un gesto gentile, una battuta che smorza la tensione, o semplicemente fare la propria parte. 

E non si vive di soli libri, giusto? Abbiamo parlato anche di educazione fisica, e di quanto ci piacerebbe provare nuovi sport. Non per diventare atleti olimpici (anche se mai dire mai), ma per scoprire che magari ci piace qualcosa che non conoscevamo. Lo sport è movimento, sfida, gioco di squadra… ed è anche un bel modo per staccare la testa e ricaricarsi. 

Infine, ci è venuta voglia di imparare nuove lingue. Non solo per capire meglio le canzoni o guardare le serie senza sottotitoli (anche se aiuta), ma perché conoscere più lingue ti fa vedere il mondo in un altro modo. Ti fa sentire parte di qualcosa di più grande. E poi abbiamo tanti compagni che parlano altre lingue: imparare anche solo qualche parola può essere un bel gesto di rispetto e amicizia. 

Insomma, i nostri buoni propositi non sono perfetti. Forse li dimenticheremo per un po’, forse ci vorrà del tempo per metterli davvero in pratica. Ma abbiamo deciso di scriverli qui, tutti insieme, perché così è un po’ come prometterlo. Non agli altri, ma a noi stessi. 

E chissà… magari tra qualche mese torneremo su questo blog e potremo dire: “Ehi, uno di quei propositi l’ho mantenuto davvero!” 

Buon anno a tutti, e che questo 2025/26 sia pieno di cose belle (e di propositi realizzati)! 

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